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#InReteConilCuore, oggi lo speciale su Reggina Tv per combattere il cyberbullismo

4 Aprile 2022

#InReteConilCuore. Dalla sinergia con la Polizia Postale di Reggio Calabria, la Reggina 1914 ha lanciato una serie di iniziative per combattere il cyberbullismo, partendo da uno speciale andato in onda oggi pomeriggio su Reggina TV, canale ufficiale del club.

Il cyberbullismo è la manifestazione in rete di un fenomeno sempre più attuale, diffuso e pericoloso come il bullismo. Si tratta di azioni violente e intimidatorie esercitate da un soggetto identificato come bullo o un gruppo di bulli, su una vittima prescelta. Molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, quelle più frequenti attuate in ambiente scolastico ma non solo. La tecnologia consente loro di infiltrarsi più facilmente tra le vittime individuate, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici con l’obiettivo di provocare danni ad altra persona incapace di difendersi.

Lo speciale odierno, condotto ed ideato dal direttore di Reggina Tv Maurizio Insardà, ha avuto come ospiti Maria Laura Creazzo, Commissario Capo Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria, Patrizia Surace, Giudice onorario del Tribunale dei minori di Reggio Calabria, Anna Curcuruto, Sovrintendente Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria, e Mauro Mariani, Assistente Capo Coordinatore Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria.

“Questo è un fenomeno che certamente non nasce oggi-ha spiegato Maria Laura Creazzo- e forse c’è sempre stato, il problema è che adesso viene veicolato attraverso l’utilizzo dei social network. Quindi tutto ciò che si registra, è caricato in rete e condiviso, e molto spesso non si riesce a cancellare definitivamente. Non più la presa in giro fine a se stessa, ma quel video che in pochi minuti diventa virale e che si ripercuote per lungo tempo sulla reputazione e sulla dignità della vittima".

Sulla stessa lunghezza d'onda, l'intervento di Anna Curcuruto. “Il bullo si riconosce dall’atteggiamento, dall’assoluta mancanza di rispetto verso l’altro, dal considerarsi superiore rispetto ad un altro essere umano in generale. Chi bullizza lo fa anche verso chi neppure conosce personalmente, semplicemente per idee diverse, per etnia differente, i motivi, sbagliatissimi, sono molteplici. Dal 2017 in tutti gli istituti scolastici è presente la figura del referente del cyberbullismo, per quello che riguarda noi cerchiamo di essere presenti in maniera capillare su tutto il territorio”.

Patrizia Surace, ha sottolineato la crescente preoccupazione e l'attenzione che ci deve essere verso chi subisce tale violenza. “Se parliamo di forma di bullismo tradizionale, siamo di fronte a ragazzi prevalentemente maschi, quello è maggiormente conosciuto e più ridimensionato nella sua portata in termini di danno. Il cyberbullismo è per alcuni versi più grave, perché la condotta non più lesiva, ma passa attraverso l’utilizzo dei social dove purtroppo si registra un’età è sempre più bassa, sia del bullo che delle vittime. Questo ci preoccupa moltissimo e le ripercussioni su chi subisce questo tipo di violenze, sono gravissime anche nella successiva capacità di relazionarsi con altri. L’obiettivo è quello, soprattutto in ambito scolastico, di isolare il soggetto bullizzato”.

Stare accanto ai ragazzi, attraverso l'impegno costante ed i progetti da attuare anche all'interno delle scuole. Questa la 'ricetta' di Mauro Mariani. “Oltre la sensibilizzazione e la prevenzione che fa la Polizia di Stato, c’è bisogno anche di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole. I ragazzi devono sentirci più vicini a loro, puntiamo ad avvicinare quella distanza che spesso si avverte con le forze dell’ordine. In questo senso sono diversi i progetti che ci vedono all’interno delle scuole. I primi segnali che la vittima di cyberbullismo manifesta, sono quelli di un cambio di atteggiamento, dell’umore, nelle modalità di stare in casa piuttosto che a scuola. Ci sono evidenti segnali si chiusura da parte di chi subisce”.

"Le porte della Reggina saranno sempre aperte per iniziative che possano aiutare e sensibilizzare dei fenomeni dannosi alla vita umana". Questo l'emblematico ed importante messaggio, lanciato da Maurizio Insardà.

#inReteConilCuore si svilupperà nei prossimi giorni con ulteriori iniziative.

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